F.A.Q. - Domande e Risposte Frequenti
E' una specifica forma di accesso.
Il D.Lgs. 19 agosto 2005 n. 195 garantisce il più ampio diritto di accesso nella massima trasparenza possibile per l’intera materia dell’informazione ambientale, definendo questa qualsiasi informazione detenuta dalle pubbliche autorità e disponibile in qualunque forma materiale esistente, concernente lo stato degli elementi costitutivi dell’ambiente inteso in senso generale, i fattori esterni quali energia, rumore, radiazioni, rifiuti o qualsiasi altro rilascio che possano incidere sull’ambiente stesso, le misure politiche ed amministrative che incidono o che possono incidere sugli elementi sopraddetti, le relazioni sull’attuazione della legislazione ambientale, le analisi costi-benefici usate nell’ambito delle misure adottate, lo stato della salute e della sicurezza umana, compresa la contaminazione della catena alimentare – art. 2 D. Lgs. 195/2005. Tuttavia il successivo art. 5, nell’elencare i casi di esclusione dal diritto di accesso, indica al comma 2 n. 5) la divulgazione di informazioni che arrechino pregiudizio alla riservatezza delle informazioni commerciali o industriali, secondo quanto stabilito dalle disposizioni vigenti in materia, della tutela di un legittimo interesse economico (…), nonché ai diritti di proprietà industriale, di cui al D.Lgs. 10 febbraio 2005, n. 30.
E' l'accesso nuovo (che si aggiunge a quello previsto in gernerale dalla legge 241/1990) introdotto dal d.lgs. 25 maggio 2016 n. 97
Esso ha introdotto l’accesso civico novellando l’art. 5 d.lgs. n. 33/2013, si è dichiaratamente ispirato al cd. “Freedom of information act” che, nel sistema giuridico americano, ha da tempo superato il principio dei limiti soggettivi all’accesso, riconoscendolo ad ogni cittadino, con la sola definizione di un “numerus clausus” di limiti oggettivi, a tutela di interessi giuridicamente rilevanti, che sono appunto precisati nello stesso art. 5 co. 2 d.lgs. n. 33/2013.
L’intento del legislatore delegato è stato quello di “favorire forme diffuse di controllo nel perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche”, promuovendo così “la partecipazione al dibattito pubblico”.
In sostanza essendo l’ordinamento ormai decisamente improntato ad una netta preferenza per la trasparenza dell’attività amministrativa, la conoscibilità generalizzata degli atti diviene la regola, temperata solo dalla previsione di eccezioni poste a tutela di interessi (pubblici e privati) che possono essere lesi/pregiudicati dalla rivelazione di certe informazioni.
IL NORMALE ACCESSO AGLI ATTI e' detto ACCESSO DOCUMENTALE EX L 241/1990.
Il diritto di accesso ai documenti è la protezione accordata all'interesse sostanziale alla conoscenza, con finalità superindividuali di tutela della trasparenza dell'azione amministrativa
La legge 241/90 e s.m. con l'introduzione dell'azione a tutela dell'accesso, ha inteso assicurare all'amministrato la trasparenza della Pubblica Amministrazione, e come tale anche il Comune, indipendentemente dalla lesione, in concreto, di una determinata posizione di diritto o di interesse legittimo, elevando l'interesse alla conoscenza dei documenti amministrativi a bene della vita autonomo, meritevole di tutela separatamente dalle posizioni sulle quali incide l'attività amministrativa, eventualmente in modo lesivo.
Occorrre avere e dinmostrare un interesse specifico ad avere i documenti.
Se viene negato l'accesso va proposto ricorso al TAR nel termine dimezzato di 30 giorni dal diniego.
La valutazione di impatto ambientale (VIA) è una procedura finalizzata a valutare gli effetti che determinati progetti, piani o programmi possono avere sull'ambiente prima che vengano autorizzati o realizzati. Questo processo coinvolge l'analisi degli impatti potenziali, sia positivi che negativi, che le attività proposte possono avere sull'ambiente, sulla salute umana e sul benessere sociale.
Nel contesto legale, la VIA è spesso regolata da leggi e normative specifiche, che stabiliscono i criteri da seguire per condurre la valutazione e le disposizioni relative all'approvazione dei progetti o delle attività soggette a valutazione. Gli studi di VIA possono coinvolgere una serie di aspetti ambientali, tra cui la qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo, la biodiversità, il paesaggio, nonché gli impatti socio-economici e culturali.
Gli obiettivi principali della VIA sono garantire che le decisioni riguardanti lo sviluppo e l'implementazione di progetti tengano conto degli impatti sull'ambiente e che vengano adottate misure appropriate per mitigare o compensare eventuali impatti negativi. In questo modo, la VIA contribuisce a promuovere lo sviluppo sostenibile, dove le attività umane sono compatibili con la conservazione dell'ambiente naturale e la tutela della salute pubblica.
Non è possibile.
In applicazione di dette disposizioni un costante orientamento giurisprudenziale ha sancito che “non possono essere sanate quelle opere che hanno comportato la realizzazione di nuove superfici e nuova volumetria in zona assoggettata a vincolo paesaggistico, sia esso di natura relativa o assoluta, o comunque di inedificabilità, anche relativa (Consiglio di Stato, sez. VI, 2 maggio 2016 n. 1664; 17 marzo 2016 n. 1898, Consiglio di Stato, sez. IV, 21 febbraio 2017, n. 813; Consiglio di Stato Sez. IV, 27 aprile 2017, n.1935)”.
Anche la successiva giurisprudenza di merito ha confermato che “in materia edilizia ed urbanistica, in aree sottoposte a vincolo paesaggistico, non può essere ammessa a sanatoria un’opera abusivamente realizzata qualora comporti l’edificazione di nuove superfici abitabili e un conseguente aumento volumetrico, seppur minimo, non rilevando in tal senso l’entità del vincolo stesso (assoluto o relativo) (T.A.R. Lazio Roma, Sez. II bis, 23/01/2018, n. 828)”.
Il Decreto Legislativo 36/2023, noto come 'Codice dei Contratti', è una legge italiana che disciplina le norme relative ai contratti pubblici. Questo decreto unifica e semplifica la normativa preesistente in materia di appalti pubblici, concessioni di lavori, servizi e forniture, nonché di partenariato pubblico-privato.
Le principali disposizioni del Codice dei Contratti riguardano:
Pubblicità degli appalti: Regole e procedure per garantire la trasparenza e la pubblicità degli appalti pubblici.
Selezione dei concorrenti: Criteri e modalità per la selezione dei concorrenti che partecipano alle gare d'appalto.
Valutazione delle offerte: Procedure per valutare le offerte presentate dai concorrenti e determinare la migliore proposta.
Aggiudicazione dei contratti: Modalità di aggiudicazione dei contratti pubblici e criteri per la scelta del contraente.
Esecuzione dei contratti: Norme che regolano l'esecuzione dei contratti pubblici, compresi gli obblighi delle parti contraenti e le modalità di gestione degli stessi durante l'adempimento.
Ricorso e tutela: Meccanismi di ricorso e tutela per i concorrenti e le parti interessate nei confronti di eventuali violazioni delle norme contrattuali o dei principi di correttezza e imparzialità.
Il Codice dei Contratti mira a garantire la corretta gestione delle risorse pubbliche attraverso procedure trasparenti, competitive e legali per l'affidamento di lavori, servizi e forniture da parte delle amministrazioni pubbliche italiane.
Il project financing non è direttamente regolamentato nel Decreto Legislativo 36/2023, noto come 'Codice dei Contratti'. Tuttavia, il Codice dei Contratti disciplina gli aspetti relativi agli appalti pubblici, alle concessioni di lavori, servizi e forniture, nonché al partenariato pubblico-privato, che possono essere pertinenti al contesto del project financing.
Il project financing è una modalità di finanziamento di grandi progetti, spesso infrastrutturali, in cui un investitore privato (o un consorzio di investitori) fornisce il capitale necessario per la realizzazione del progetto in cambio di un ritorno finanziario, solitamente derivante dallo sfruttamento dell'infrastruttura stessa o dei servizi ad essa collegati.
Nel contesto dei contratti pubblici regolati dal Codice dei Contratti, il project financing può essere utilizzato per la realizzazione di opere pubbliche, quali la costruzione di strade, ponti, ospedali o impianti di trasporto pubblico. Tuttavia, l'applicazione del project financing può comportare una serie di complessità legali e finanziarie, soprattutto per quanto riguarda la strutturazione contrattuale, la ripartizione dei rischi e la gestione delle garanzie.
Se stai valutando l'utilizzo del project financing per un progetto specifico, è consigliabile consultare un esperto in materia legale e finanziaria (quale questo studio) per valutare le opzioni disponibili e assicurarti di conformarti alle normative applicabili, incluse quelle stabilite nel Codice dei Contratti.
Nel contesto del Decreto Legislativo 36/2023, noto come 'Codice dei Contratti', le 'gare sotto soglia' si riferiscono a procedure di affidamento di contratti pubblici che hanno un valore economico al di sotto della soglia stabilita dalla normativa per l'applicazione delle procedure di gara pubblica completa.
In base al Codice dei Contratti, le gare sotto soglia sono soggette a regole e procedure semplificate rispetto alle gare di valore superiore, al fine di favorire la partecipazione di un maggior numero di operatori economici, soprattutto le piccole e medie imprese, e di garantire maggiore flessibilità e rapidità nei procedimenti di affidamento dei contratti pubblici di importo minore.
Le principali caratteristiche delle gare sotto soglia nel contesto del Codice dei Contratti includono:
Procedure semplificate: Le gare sotto soglia sono soggette a procedure semplificate rispetto alle gare di valore superiore, con meno formalità e documentazione richiesta per la presentazione delle offerte.
Pubblicità limitata: Le norme sulle gare sotto soglia prevedono generalmente un livello minore di pubblicità e trasparenza rispetto alle gare di valore superiore, consentendo alle amministrazioni pubbliche di utilizzare strumenti più agili e rapidi per l'affidamento dei contratti.
Criteri di valutazione più flessibili: Le procedure di valutazione delle offerte nelle gare sotto soglia possono essere più flessibili e adattabili alle specifiche esigenze del contratto, consentendo alle amministrazioni pubbliche di valutare le proposte degli operatori economici in base a criteri più mirati e pertinenti al caso specifico.
Partecipazione di operatori economici locali: Le gare sotto soglia favoriscono la partecipazione di operatori economici locali e di piccole e medie imprese, consentendo loro di competere per l'aggiudicazione dei contratti pubblici di importo minore e di contribuire allo sviluppo economico del territorio.
In sintesi, le gare sotto soglia nel contesto del Codice dei Contratti rappresentano un'importante modalità di affidamento dei contratti pubblici di valore minore, caratterizzata da procedure semplificate e flessibili volte a favorire la partecipazione di un maggior numero di operatori economici e a garantire maggiore efficienza nei procedimenti di affidamento dei contratti pubblici.
Nel contesto del Decreto Legislativo 36/2023, noto come 'Codice dei Contratti', le riserve si riferiscono a una procedura attraverso la quale il contraente può presentare delle osservazioni o delle obiezioni riguardo a determinati aspetti del contratto pubblico, durante la fase di stipula o di esecuzione dello stesso.
Ecco alcuni punti chiave relativi alle riserve nel contesto del Codice dei Contratti:
Presentazione delle riserve: Il contraente ha il diritto di presentare delle riserve se ritiene che vi siano delle violazioni delle disposizioni del contratto o delle normative di settore da parte dell'amministrazione pubblica o degli altri contraenti.
Contenuto delle riserve: Le riserve devono contenere una dettagliata esposizione delle obiezioni sollevate, specificando in modo chiaro e preciso quali sono i motivi della contestazione e quali disposizioni del contratto o normative sono ritenute violare.
Tempistica: Le riserve devono essere presentate entro i termini previsti dal contratto o dalla normativa applicabile. Di solito, il contraente ha un periodo di tempo determinato per presentare le riserve dopo aver preso conoscenza dei fatti o delle circostanze che danno origine alle stesse.
Valutazione delle riserve: L'amministrazione pubblica o l'ente competente è tenuto a valutare attentamente le riserve presentate e ad adottare le opportune misure correttive, se necessario, per risolvere le controversie sollevate dal contraente.
Tutela del contraente: Il Codice dei Contratti prevede meccanismi di tutela per il contraente che presenta riserve in buona fede, garantendo che non subisca conseguenze negative o discriminazioni a causa della presentazione delle stesse.
Le riserve rappresentano quindi uno strumento importante per proteggere i diritti e gli interessi dei contraenti nei contratti pubblici regolati dal Codice dei Contratti, consentendo loro di sollevare eventuali problematiche o irregolarità e di richiedere le opportune correzioni o rimedi.
La ristrutturazione edilizia può essere definita come l'insieme delle operazioni volte a modificare, rinnovare o migliorare un edificio esistente, sia dal punto di vista strutturale che estetico, senza demolirlo completamente. Queste operazioni possono riguardare sia gli elementi interni che esterni dell'edificio e possono essere finalizzate a diversi obiettivi, tra cui:
Miglioramento delle prestazioni: La ristrutturazione può essere finalizzata a migliorare le prestazioni energetiche, strutturali o funzionali dell'edificio, ad esempio attraverso l'installazione di isolamenti termici, l'aggiornamento degli impianti tecnologici o la rimozione di barriere architettoniche.
Adattamento agli standard normativi: In alcuni casi, la ristrutturazione può essere necessaria per conformarsi alle normative edilizie e di sicurezza vigenti, ad esempio per adeguare un edificio agli standard antisismici o alle norme sulla sicurezza degli impianti.
Restauro e conservazione: La ristrutturazione può essere finalizzata al restauro e alla conservazione di edifici storici o di interesse architettonico, preservando le caratteristiche originali dell'edificio e ripristinando eventuali danni o alterazioni subite nel tempo.
Rinnovamento estetico: La ristrutturazione può includere interventi di rinnovamento estetico, come la sostituzione delle finiture interne o esterne, la ridistribuzione degli spazi interni o l'aggiunta di elementi architettonici decorativi.
Aumento della superficie abitabile: In alcuni casi, la ristrutturazione può prevedere l'ampliamento dell'edificio esistente per aumentare la superficie abitabile o adattarla alle nuove esigenze dei proprietari.
In sintesi, la ristrutturazione edilizia è un processo complesso che può riguardare una vasta gamma di interventi finalizzati a migliorare, modificare o adattare un edificio esistente in base alle esigenze specifiche dei proprietari, alle normative vigenti e agli obiettivi del progetto.
< 12 3 >