Notizie Aggiornamenti e Novità
22/04/2024
Si avvicina la primavera e vien voglia di andare al mare mangiare il pesce.
Il Tar si occupa anche di pesce e di mare.
Al TAR Genova si è discusso di pesce per una gara per la ristorazione di un ospedale.
La ricorrente sconfitta contestava il punteggio con cui si premiavano le offerte che proponessero prodotti con determinate caratteristiche, oltre una soglia minima indicata nel disciplinare di gara.
Tra queste caratteristiche c’era il POLPO DI MARE da pesca sostenibile.
Secondo il Tar l’impresa, per ottenere il premio in punti non poteva limitarsi a dichiarare la percentuale di prodotti da pesca sostenibile, ma doveva dimostrare le modalità con cui avrebbe garantito il raggiungimento della quota indicata
Cioè corredando l’offerta di gara con l’indicazione delle fonti di approvvigionamento e le opportune dichiarazioni e certificazioni.
Pare che alla lettura della sentenza
La mamma polpo al suo figlioletto polpo abbia detto:
“Dammi la mano, dammi la mano, dammi la mano, dammi la mano, dammi la mano, dammi la mano, dammi la mano……….”
22/04/2024
DISSE IL TAR: PUOI ANDARE IN TV
Vi spiego il decreto Ferragni.
Con decreto del 1° marzo il TAR Lazio ha respinto il tentativo del CODACONS di impedire a Chiara Ferragni di essere ospite da Fabio Fazio.
Il ricorso era contro il silenzio della AGCom - Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che il Codacons aveva allertato perché impedisse la partecipazione della Ferragni per rispetto delle norme sul pluralismo informativo.
Il CODACONS chiedeva di annunciare o mandare in onda un video, durante l’intervista, per rendere noto ai telespettatori il contenuto del capo di imputazione.
Al di là della decisione provvisoria (la sospensiva si terrà il 13.3.2024) segnalo che il TAR decide su provvedimenti delle autorità amministrative indipendenti (quelli Autority per la concorrenza, la privacy, o le comunicazioni ecc.).
Quindi
Se di Chiara Ferragni vuoi sapere
Al Tar Lazio devi chiedERE
Ma se non ami i media sociali
Chiama subito lo studio Ollari
22/04/2024
IL GIUDICE CHE DA’ I NUMERI …………..
La giustizia amministrativa si occupa anche di matematica ed algoritmi.
Il Consiglio di Stato ha creato una definizione di algoritmo evolutiva.
Nel momento in cui viene “applicata a sistemi tecnologici”, la nozione di algoritmo risulta “ineludibilmente collegata al concetto di automazione, ossia a sistemi di azione e controllo idonei a ridurre l’intervento umano”.
In una gara per la fornitura di pacemaker e defibrillatori, con algoritmi che aiutano a individuare problemi cardiaci, il Giudice non ha premiato un algoritmo perché attuabile solo manualmente. Avrebbe dovuto essere automatica la attivazione dell’algoritmo e non a scelta dell’uomo.
Secondo il giudice, non rileva il concetto di AI, che presuppone algoritmi che contemplano “meccanismi di machine learning”, cioè un processo di apprendimento automatico”.
E allora un pensiero commosso va al matematico che ha inventato l’algoritmo perdente, che immagino non abbia nessuno su cui contare, che va a casa con un mezzo, perché
vive in un una frazione e trova la sua metà a letto con un terzo.
E’ matematicamente “cornuto” e “mazziato”.
22/04/2024
Lo studio tratta, in prevalenza, il diritto amministrativo, in particolare l’edilizia-urbanistica, le espropriazioni per pubblica utilità ed i contratti pubblici.
Ma il mare è molto vasto: si va dai provvedimenti contro presunti stalker a quelli contro a tifosi violenti: dove c’è una amministrazione di mezzo li’ ci sono io.
Allo studio Ollari si rivolgono sia le amministrazioni sia i privati, in regione e fuori regione
Se si tratta di privati, spesso si discute di “permessi di costruire” o “titoli edilizi”, di contestazioni in materia di progetti per le opere pubbliche, oppure di decreti di esproprio.
I privati più strutturati chiedono consulenza su lottizzazioni o project financing.
In ogni caso alla base della questione c’è spesso una analisi di un diritto reale (proprietà, servitù o concessione).
Se amministrativo Vi sorprende
Lo studio Ollari cosi’ vi difende
22/04/2024
[IMAGE]
Il cassamortaro
La morte richiede una organizzazione stabile e duratura.
Questa è la morale che si ricava dalla sentenza del Tar Parma che ha negato l’esercizio a una nuova attività di pompe funebri.
I servizi funerari sono imprenditoriali e regolati da norme regionali, che prevedono requisiti specifici ed una dotazione (auto, servizio di pulizia e necrofori etc.).
Questi mezzi e risorse richiesti devono permanere nel tempo attraverso moduli associativi/societari che garantiscono in via continuativa e permanente l’espletamento dell’attività funebre
Sentenzia il Tar che non sono sufficienti un contratto di appalto di servizi o l’utilizzo di moduli associativi come l’ATI o l’avvalimento.
Nessuno si può improvvisare “cassamortaro”.
Nella moderna società liquida e poco seria, solo di fronte alla morte si impongono moduli organizzativi duraturi.
La morte è una cosa seria, sembra dire il TAR.
Quindi
Se anche tu vuoi morire tranquillamente
Scegli Ollari, lo studio VINCENTE.
< 1 2 3 4 5 67 8 >